«Ai pazienti di Oristano e provincia non può essere negato il diritto all'assistenza».

Il Comitato per la salute chiede l'intervento urgente del neo assessore regionale alla Sanità alla luce del provvedimento della Asl 5 con il quale vengono ridotti a 25 i posti letto nel reparto di Medicina.

Nel documento, firmato dal dirigente dell'azienda sanitaria, Angelo Maria Serusi, e dal direttore sanitario Antonio Maria Pinna, si legge che «a seguito di ulteriore carenza di dirigenti medici in servizio presso l’unità di Medicina Interna, che conta attualmente un direttore e quattro dirigenti medici a tempo pieno e un dirigente medico a tempo parziale, quindi una condizione di carenza di risorse umane ulteriormente accentuatasi per la malattia di uno dei dirigenti medici in servizio, nel rispetto dei criteri di accreditamento si rende necessaria la riduzione a 25 posti letto per ricovero ordinario e uno per Day Hospital».

Dura la reazione del Comitato: «Nonostante le denunce, la struttura è stata, nel silenzio delle istituzioni, progressivamente depotenziata negli organici. Nulla è stato fatto per trattenere il personale. Si sono cercate cure più gravi della malattia: riduzione dei posti letto da oltre 60 ai 25 attuali, per una provincia di 160.000 abitanti».

La Asl assicura che «la contrazione dei letti risponde comunque ai criteri dell’accreditamento» e che «tale riduzione garantisce un adeguato livello di assistenza e di sicurezza e qualità delle cure per i pazienti e gli operatori».

Ma non basta a rasserenare gli animi, anche perché l’allarme organico al San Martino è solo la punta dell’iceberg: la medicina di base arranca, migliaia di bambini sono ancora senza pediatra, le guardie mediche funzionano a singhiozzo e il Pronto soccorso è in costante affanno. 

© Riproduzione riservata