Sempre in prima linea da 172 anni. Anche la questura di Oristano ha celebrato l’importante anniversario. Dopo la deposizione di una corona di fiori davanti al Monumento dei Caduti, la cerimonia si è spostata nell’ex seminario di Cuglieri dove alla presenza del questore Giuseppe Giardina, del prefetto Salvatore Angieri e delle altre autorità sono stati assegnati ben 24 riconoscimenti. 

Sono stati premiati il sostituto commissario Roberto Sechi e l’assistente capo Giuseppe Salvatore Troncia perché nel giugno 2020 insieme all’allora comandante della compagnia dei carabinieri di Oristano Francesco Giola fecero irruzione in una casa dove un uomo aveva tenuto in ostaggio per tutta la giornata un pensionato e la figlia disabile. Fu un intervento delicatissimo, l’uomo era armato di coltello e non esitò a scagliarsi contro le forze dell’ordine (durante la colluttazione il capitano Giola fu ferito all’addome). Per quell’attività premiati anche Gianluigi Ruggeri, Agostino Secci e Matteo Minnai.

Ancora hanno ricevuto un riconoscimento Giuseppe Muntoni e Daniele Carrus: a gennaio 2021 salvarono una donna che, in stato confusionale, si era buttata nel Rio Mare Foghe e rischiava di annegare nelle acque gelide; encomio solenne al vice questore aggiunto Samuele Cabizzosu, all’assistente capo Matteo Rigamonti per sette arresti (di cui sei in flagranza) per coltivazione e traffico di stupefacenti fra Marrubiu e Santa Giusta nel marzo 2022. Riconoscimento all’assistente capo Paolo Putzolu perché fuori dal servizio arrestò un uomo per spaccio di droga; il sovrintendente Mario Demuru e il vice ispettore in pensione Antonello Muscente sono stati premiati per aver individuato e aver eseguito provvedimenti restrittivi ai danni di tre persone ritenute responsabili di un furto a una gioielleria a Oristano nel 2019.

Per l’intervento, l’impegno e il salvataggio di diverse persone (fra cui alcuni anziani di una casa di riposo) dal maxi rogo del Montiferru sono stati premiati Marco Pani, Lucio Serra, Daniele Mura, Giuseppe Pisanu, Federico Lai e Daniele Iengo; infine riconoscimenti al primo dirigente Lorenza Ripamonti, a Pietro Giovanni Sechi, Giuseppe Pisanu, Marco Pani e Luca Orrù. 

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