I disagi sono all’ordine del giorno. Anche ieri sera, a causa delle presenza di pochi medici in servizio, i pazienti prima dei essere visitati hanno dovuto attendere tante ore. Tra lamentele, anche animate, e chiamate alle forze dell’ordine. Ora però si cambia. Per potenziare i reparti di pronto soccorso degli ospedali della Asl 5 di Oristano, in particolare del San Martino  di Oristano, l’Azienda Regionale Salute, su richiesta dell’azienda sanitaria oristanese, ha pubblicato un bando di concorso per la copertura di cinque posti a tempo indeterminato. Si cercano  dirigenti di medicina di emergenza e urgenza. Il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi spiega: «Può concorrere per la copertura dei cinque posti  di dirigente medico di medicina di emergenza e urgenza il personale medico che nel periodo fra il 1 gennaio 2013 e il 30 giugno 2023 abbia  maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio Sanitario Nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico del Servizio Sanitario Nazionale a tempo pieno, anche non continuative, presso gli stessi servizi».

Antonio Maria Pinna, direttore sanitario, aggiunge: «Si tratta di un bando molto importante. Riusciremo ad offrire un servizio migliore a tutti i pazienti che si presentano nei nostri pronto-soccorso grazie a nuovi specialisti di comprovata esperienza professionale». Tutte le informazioni relative al bando sono presenti nel sito di Ares Sardegna  nella sezione “Bandi di concorso e selezione”. Le richieste vanno presentate entro il prossimo 13 agosto 2023. «Attendiamo tante domande - conclude Serusi - Sarà una bella ed entusiasmante sfida per i nuovi dirigenti medici, ai quali la nostra azienda è pronta a fornire tutto il sostegno ed il supporto necessario. Siamo stati i primi in Sardegna ad allargare la platea di potenziali partecipanti al bando».

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