Non solo nero: in Sardegna c’è anche il tartufo bianco, in Italia il più pregiato e prelibato. La terra che ha regalato questo tesoro profumato, ricercatissimo dagli chef e venduto a peso d'oro sui mercati nazionali e internazionali, è quella argillosa del Sarcidano.

Si è parlato anche di questo pochi giorni fa a Laconi durante un seminario organizzato dal sindacato Confsal in collaborazione con l’Associazione Nazionale Forestali guidata dal presidente Piero Daveri.

Era presente anche Pinuccio Pisu, uno dei tartufai più esperti dell'Isola, ma anche allevatore di cani da tartufo. 

È stato lui ad annunciare di aver trovato sotto le radici di un pioppo, a Laconi, il pregiatissimo tartufo bianco, il tuber magnatum, finora dato per inesistente in Sardegna e che spunta sul mercato anche a oltre 3mila euro al chilogrammo.

Un rinvenimento che fa diventare la Sardegna, o meglio Laconi, una destinazione ancora più appetibile per gli amanti del tartufo.

Pinuccio Pisu, classe 1945, che ha raccolto il primo tartufo quando aveva 17 anni credendo di avere in mano una palla di formaggio nascosta dai pastori, racconta la sua più grande scoperta: «Erano tre tartufi molto vicini, bianchi. A trovarli è  stato Paffi, un cane meticcio che ora ha 12 anni. Per avere la certezza di quello che pensavo ho spedito i tartufi in Umbria per farli analizzare. Avevo ragione io». E chissà se prima o poi verranno fuori altri tesori come questi.

Hanno partecipato all’incontro anche tante compagnie barracellari, numerosi tartufai e imprenditori nel settore della trasformazione e commercializzazione del tartufo.

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