A Padova e nel Veneto ci sono anche tanti giovani sardi che studiano all'università. Nonostante l'allarme coronavirus almeno per ora non sono preoccupati per quanto sta accadendo. Scarseggiano le informazioni e apprendono le notizie dal web e dalla tv. Dal 21 febbraio tutte le scuole, compresa l'Università degli studi di Padova, sono state chiuse per l'emergenza coronavirus.

Sara Pintore vive a Padova dove studia Astronomia. "Non usciamo di casa da due settimane - racconta l'oristanese che si è trasferita quattro anni fa - ne approfitto così per studiare, anche perché sono state sospese tutte le sessioni d'esame. La facoltà rimarrà chiusa sino al primo marzo, ma non sappiamo se sarà riaperta con tutta questa emergenza. La situazione è in continua evoluzione giorno dopo giorno. Devo dire che non sono poi tanto preoccupata".

Sara e le sue compagne di studio sono uscite l'ultima volta due lunedì fa. "Abbiamo fatto scorte di alimenti. Non c'è comunque tutto questo coprifuoco come qualcuno può pensare - aggiunge - in ogni caso i genitori delle mie colleghe hanno inviato dei pacchi di cibo dalla Sicilia e dalla Puglia, non avremo certo problemi di scorte alimentari".

Come raccontano gli studenti, le vie del centro, come la zona centrale di Prato della Valle, è affollata quasi come nei giorni antecedenti all'allarme del coronavirus.
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