Quando, nel 1946, Luigia Saccone è sbarcata per la prima volta in Ogliastra, Tortolì era un paesotto che mostrava le cicatrici della Seconda guerra mondiale. Il confitto aveva lasciato in eredità fame e povertà.

All’epoca Luigia era una ragazza di 22 anni e nella sua Liguria (è nativa di Finalpia, in provincia di Savona) aveva conosciuto Lamberto Cao, all’epoca sottufficiale dell’Esercito, che poi era diventato suo marito.

La signora Luigia ha messo radici a Tortolì, il suo centro adottivo che ha visto crescere sostenuto dal boom industriale e turistico.

Oggi la donna ha compiuto 100 anni. La neo centenaria, che a Tortolì ha gestito l’hotel di famiglia (chiuso a metà anni Novanta) in via Monsignor Virgilio, ha voluto partecipare alla messa mattutina nella chiesa di Sant’Andrea e al rientro a casa ha accolto il sindaco, Marcello Ladu, accompagnato dai componenti della maggioranza, che le ha consegnato una targa ricordo. 

Con il marito, Lamberto Cao, scomparso nel 1984, ha messo su una famiglia con 5 figli, 4 dei quali in vita. Inizialmente aveva lavorato insieme al suo compagno di vita in una macelleria, sempre a conduzione familiare, passando poi all’apertura di un bar e di una cartoleria. Fino alla conversione definitiva, con l’apertura dell’hotel dove, fino al 1990, ha lavorato come cuoca.

Il segreto della longevità? «Poca carne, molte verdure, pane integrale, poche medicine e qualche integratore».

© Riproduzione riservata