Sono ancora in corso le operazioni di soccorso per il recupero dello speleologo infortunatosi nel primo pomeriggio di ieri durante un’esplorazione all’interno della grotta S’Edera, comune di Urzulei, in località Fennau.

L’infortunato si trova in condizioni stabili ed è costantemente monitorato grazie alla presenza di un medico ed un infermiere del CNSAS, presenti in ogni squadra che si alterna all’interno della grotta e che affianca la barella durante le operazioni di recupero.

La cavità è da diverse ore oggetto di importanti lavori di disostruzione, necessari per permettere il passaggio della barella: la morfologia della grotta, infatti, rallenta notevolmente la progressione del ferito, che è stato medicalizzato immediatamente sul punto dell’incidente e viene tenuto al caldo all’interno di una tenda durante le soste dettate dai lavori di disostruzione.

Un consistente supporto ai tecnici sardi specializzati in disostruzione è giunto da diverse regioni d’Italia quali Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Campania, Lazio e Umbria, con esperti arrivati sull’Isola anche grazie alla collaborazione del CNSAS con l'Aeronautica Militare, che ha messo a disposizione un elicottero decollato da Pratica di Mare.

Altri tecnici giunti da Toscana, Piemonte e Lazio supportano ulteriormente le operazioni di recupero e la logistica.

Le squadre impegnate all’interno della grotta sono in costante comunicazione con il campo base grazie alla predisposizione del cavo telefonico che da ingresso grotta arriva fino al punto di intervento e informa in tempo reale il Centro di Coordinamento Mobile che coordina le operazioni.

Impegnati fino ad ora nell’intervento oltre 50 tecnici del Soccorso Speleologico del Servizio Regionale Sardegna, ai quali si affiancano circa 30 colleghi del CNSAS delle altre regioni.

Presente anche il personale dei Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Stazione di Lanusei.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata