Periti fonici e consulenti a confronto in Corte d'Assise a Cagliari nel processo che vede imputato Fabio Fois, 57 anni di Girasole, accusato dell'omicidio di Fabio Longoni e del ferimento di Daniele Conigiu, entrambi allevatori di Villagrande Strisaili, in Ogliastra, raggiunti da alcune fucilate il 22 novembre 2017 nelle campagne del paese.

Questa mattina, nel corso di una rapida udienza, la Corte presieduta dal giudice Giovanni Massidda, con a latere la collega Stefania Selis, ha convocato il fratello dell'allevatore rimasto ferito: il testimone ha rivelato di sapere poco o niente della vicenda, non avendo mai voluto parlarne approfonditamente con il congiunto. L'udienza è poi proseguita con l'ascolto di alcuni passaggi di un'intercettazione ambientale. I periti hanno tradotto delle frasi in ogliastrino stretto su una presunta pista alternativa rispetto a quella dell'accusa.

A parlare sono un ex dipendente dell'agenzia funebre di proprietà della sorella di Conigiu, poi licenziato, e un marmista di Ilbono.

Fabio Fois, assistito dall'avvocato Marcello Caddori, ora ai domiciliari e presente in aula accanto al suo difensore, è stato indicato dal sopravvissuto come autore del delitto: l'avrebbe riconosciuto dalla camminata, nonostante avesse il volto coperto.

Dopo mesi di indagini, coordinate dal pm di Lanusei Biagio Mazzeo, l'imputato era stato arrestato tre anni dopo i fatti: secondo la ricostruzione dell'accusa si sarebbe voluto vendicare del furto, considerato un vero affronto, di due asinelli di sua proprietà, incolpando Longoni e Conigiu.

Il processo proseguirà il 27 aprile: sarà chiuso il dibattimento e inizierà la requisitoria del pubblico ministero. 

(Unioneonline/v.l.)

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