Si aprono spiragli per la conclusione dei lavori della grande incompiuta diga di Cumbidanovu. Secondo quanto comunicato oggi dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale all'assessorato regionale dei Lavori Pubblici, all'apertura delle buste sono quattro le offerte pervenute per la nuova gara d'appalto, la seconda dopo quella andata deserta all'inizio dell'anno.

Intanto la giunta regionale ha programmato le risorse per la progettazione delle opere necessarie alla distribuzione dell'acqua raccolta negli invasi di Cumbidanovu e di Monti Nieddu avviati al completamento: i fondi ammontano complessivamente a 9,2 milioni, con una ripartizione di 4,6 milioni per ciascun invaso, e saranno gestiti direttamente dalla società Opere e infrastrutture della Sardegna (Ois) in capo all'assessorato regionale dei Lavori pubblici. 

«Nel corso dell’ultimo anno», dichiara l’assessore Sai, «siamo riusciti a garantire la copertura finanziaria per il completamento delle dighe di rilevanza nazionale di Cumbidanovu e di Monti Nieddu, sia con fondi del bilancio regionale che con nuove risorse arrivate dal ministero delle Infrastrutture. Stiamo sbloccando due delle più importanti e controverse opere incompiute della nostra regione». 

Cumbidanovu,  sottolinea Saiu,  «è, tra le due, quella più avanti. Dopo il rifinanziamento dell’opera, la prima gara è andata deserta ma grazie a una rimodulazione di risorse e al lavoro degli uffici dell’assessorato e del ministero è stato possibile bandirne subito un’altra, che gestisce il consorzio di bonifica della Sardegna Centrale in qualità di soggetto attuatore. Da una prima stima, emerge che per la realizzazione delle opere idrauliche utili per l’irrigazione dei terreni agricoli nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali, per la produzione di energia idroelettrica e per la fornitura per gli usi industriali serviranno 150 milioni di euro». 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata