È stata dichiarata la morte cerebrale di Patrizia Incollu, direttrice del carcere Badu ‘e Carros di Nuoro, coinvolta nel pauroso incidente sulla statale 389, in cui era morto l’assistente capo coordinatore nel carcere nuorese, Peppino Fois. Il verdetto dei medici questo pomeriggio, poco dopo le 19, nel reparto di Rianimazione all’ospedale di Nuoro, dov’era stata ricoverata subito dopo lo schianto in condizioni gravissime.

L’incidente era avvenuto lo scorso 19 ottobre sulla Nuoro-Lanusei. Incollu e Fois stavano tornando dal carcere di Lanusei, dove insieme avevano passato una lunghissima giornata di lavoro ed erano attesi nella casa circondariale di Badu’e Carros. Ma il viaggio di ritorno di Peppino Fois, assistente capo coordinatore nel carcere nuorese, e della direttrice dell’istituto, Patrizia Incollu, si è interrotto improvvisamente al chilometro 18 della statale 389.

La loro auto, una Skoda Octavia si è scontrata frontalmente con il camion di un operaio di Fonni, Bruno Loche. L’agente, 52 anni originario di Illorai, è morto praticamente sul colpo, nonostante diversi tentativi di rianimazione da parte dei medici del 118. La dirigente del carcere invece, dopo esser stata rianimata, era stata trasportata in gravissime condizioni all’ospedale San Francesco, dov’è rimasta ricoverata per dodici giorni nel reparto di Rianimazione in condizioni gravissime. Sino a questa mattina, quando la sue condizioni sono improvvisamente precitate: alle 12 e 30 è stata avviata la procedura, durata poco più di sei ore. Poco dopo le 19 l’esito peggiore.

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