Le firme apposte sulla lista Orgolesi, che nel 2016 portò all'elezione del primo cittadino di Orgosolo, Dionigi Deledda, con il 26 per cento degli aventi diritto che andò alle urne, erano false.

Lo ha stabilito questa sera il Tribunale di Nuoro, con la giudice Alessandra Ponti che dopo due ore di camera di consiglio ha condannato ad un anno e otto mesi di reclusione l'ex segretaria comunale di Orgosolo, Gloria Fiore, che aveva falsamente autenticato le firme. Un anno e due mesi invece per l'ex sindaco Dionigi Deledda e un anno di reclusione per Francesco Battacone. Il pm Andrea Jacopo Ghironi aveva sollecitato pene più severe, tre anni per la Fiore, un anno e 8 mesi per Deledda, e un anno e 4 mesi per Battacone.

Tutti condannati anche gli altri imputati del processo per le “firme false” che vedeva a processo oltre all’ex primo cittadino del paese, Dionigi Deledda, l’allora segretaria comunale Gloria Fiore, il consigliere Francesco Battacone, otto sottoscrittori delle liste accusati in concorso di favoreggiamento, falso ideologico per aver formato falsamente atti, e segnatamente due elenchi contenenti le sottoscrizioni per la presentazione alle elezioni comunali della lista di candidati denominata “Orgolesi” durante le elezioni comunali del 2016. Per la Fiore e Battacone è arrivata anche la sospensione dal diritto elettorale e dai pubblici uffici per la durata della pena inflitta, mentre per l'ex primo cittadino è stata dichiarata la sospensione dal diritto elettorale di eleggibilità per cinque anni.

Un anno di reclusione è stato inflitto a Maria Musina mentre gli altri sottoscrittori della lista sono stati condannati a dieci mesi. Si tratta di Giuseppa Rosa Biancu, Roberto Cadau, Roberto Menneas, Pasquale Musina, Andrea Rubanu, Pasquale Succu, Francesca Tuffu. Pene sospese. I legali attendono le motivazioni (90 giorni) e annunciano appello. In aula alla lettura della sentenza solo la segretaria Fiore, assente Deledda che raggiunto telefonicamente dice «le sentenze non si commentano, si rispettano. Attendo di conoscere i motivi che hanno portato a questa decisione, mi incontrerò con i miei avvocati e presenteremo sicuramente appello».

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