«Il dialogo e il confronto, anche accalorati, sono le uniche armi che devono usare le persone: in qualsiasi contesto e per qualsiasi tema, sempre».

Il Consiglio comunale di Bitti interviene in segno di solidarietà all’imprenditore Sebastiano Giovanetti che, nella notte tra il 20 e il 21 aprile, è stato vittima di un attentato dinamitardo che ha devastato la sua casa di campagna (QUI LA NOTIZIA).

«La violenza appartiene ai vili, a chi si nasconde nell’ombra e che dall’ombra lancia i peggiori semi che alimentano tensioni e paure, insicurezza e timori nelle famiglie, nei giovani e nelle comunità intere. Per nostra fortuna, Bitti ha gli anticorpi necessari per combattere il virus della violenza. E possiamo farlo lavorando assieme per il bene e per il futuro dei singoli e dei tanti», scrive ancora l’amministrazione bittese.

«Sebastiano Giovanetti e la sua famiglia non sono soli. Hanno dalla loro parte le persone perbene, la stragrande maggioranza dei bittesi e non solo dei bittesi, che in questi giorni si sono sentiti feriti per questo atto che ha destabilizzato una serenità su cui nessuno e per niente al mondo ha il diritto di insinuarsi con la cattiveria. Ci appelliamo quindi alle forze dell’ordine, affinché assicurino quanto prima alla giustizia chi si è macchiato di questa vergogna. Per quanto riguarda le istituzioni comunali continueremo a operare per la legalità e in favore della difesa dei più alti valori di libertà e democrazia», conclude la nota.

(Unioneonline/s.s.)

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