Per evitare la cosiddetta Febbre del Nilo in tutto il territorio di Macomer sarà avviato un piano straordinario di disinfestazione mirata ed intensiva su larga scala.

Tutto è stato deciso in una riunione operativa che si è svolta in Comune, sollecitata dal sindaco Antonio Succu e dall'assessore all'ambiente Andrea Rubattu, alla quale vi hanno partecipato, oltre a i due amministratori, la direttrice della Assl di Nuoro Grazia Cattina, il responsabile del servizio di prevenzione dell'Assl Giuseppe Fadda, il responsabile del servizio veterinario Giovanni Mario Zidda, oltre a Luigi Secci dell'ufficio ambiente del Comune e Anna Burruni del servizio di igiene pubblica della stessa Assl.

Una riunione voluta dal sindaco, all'indomani del ritrovamento, vicino al distretto sanitario di Nuraghe Ruiu, di una cornacchia morta, sulla quale il test effettuato dall'Istituto zooprofilattico di Sassari è risultata positiva alla West Nile Disease (febbre del Nilo).

Ma si attende ancora la contro verifica assegnata al all'istituto zooprofilattico di Teramo.

Il sindaco immediatamente aveva emesso un'ordinanza che, in maniera cautelativa, chiede ai cittadini di evitare ristagni di acqua e quanto altro.

"Daremo tutte le informazioni possibili e sostegno anche agli operatori delle campagne- dice l'assessore Andrea Rubattu - senza precludere le attività da essi svolte". L'opera di disinfestazione sarà svolta dal centro provinciale Antiinsetti e dalla Assl.
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