O il fallimento o la continuazione nella gestione della piattaforma dei rifiuti di Tossilo, che provengono da mezza Sardegna. Il tribunale di Oristano deciderà domani (ore 12) il destino della società, emanazione del Consorzio Industriale, per il 98% in mano alla Regione.

L'istanza di liquidazione giudiziale era stata presentata da un'impresa fornitrice di servizi, proprio nei confronti della Tossilo Spa, sommersa dai debiti. Una situazione che, in gran parte, ha fatto slittare di un anno l'avvio del nuovo termovalorizzatore, ma anche di altre attività nella piattaforma di Tossilo.

La Tossilo Spa, attraverso i suoi legali, Brunello Acquas e Stefano Demuru, si è opposta alla liquidazione giudiziale, presentando un piano di risanamento congiunto, quindi un piano di rientro dei debiti accumulati, che la Regione, attraverso gli assessorati al Lavoro, Industria e Ambiente ha finanziato (6 milioni di euro), inseriti nella finanziaria, in parte sono serviti a pagare i 27 dipendenti.

Ora la situazione appare meno incerta, anche se l'ultima parola spetta ai giudici del tribunale di Oristano. Il fallimento della Tossilo Spa potrebbe essere scongiurato, ma tra i protagonisti di questa intricata vicenda c'è un prudente ottimismo.

Mario Zacchino, presidente della Tossilo spa, dice: «Aspettiamo quello che succede domani in aula». Dello stesso avviso i sindaci di Macomer e Borore, Riccardo Uda e Tore Ghisu. Sperano più di tutti i 27 lavoratori, che aspettano la fine di questa odissea, per poter tornare al lavoro e percepire regolarmente lo stipendio. La fine di questa situazione è però attesa in tutta la provincia di Nuoro e nella Sardegna del Nord. 

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