Un viaggio entusiasmante, lungo 70 anni. Viene inaugurata stasera, (ore 19.30), al Centro Intermodale, tra le due stazioni ferroviarie, ma sarà aperta al pubblico a partire da lunedì 15 aprile, la prima mostra in Italia di apparecchi televisivi, radiofonici e quanto altro, "Scatole di Luce", organizzata dall'associazione culturale Maart, Cuore della Città, in collaborazione con la cooperativa Esedra, la Pro Loco e col patrocinio del Comune.

È la storia della televisione degli ultimi 70 anni, con il design e la tecnologia, frutto di una ricerca certosina, che ha visto impegnato in prima persona il presidente dell'associazione culturale, Marco Benevole, che ha girovagato per mezza Italia per recuperare i pezzi più importanti della mostra.

«Una esposizione importante, che punta a diventare permanente - dice Benevole - una mostra che vuol raccontare i 70 anni di vita ed evoluzione degli apparecchi televisivi, da quando, nel 1954, l'Italia scoprì le estreme potenzialità comunicative dell'apparecchio , che per la prima volta entrò letteralmente dentro la vita degli italiani».

Sono oltre 100 gli apparecchi esposti, di cui alcuni rarissimi, recuperati nelle antiche case, ma anche attraverso una entusiasmante ricerca tra collezionisti di tutta Italia. «L'esposizione racconterà l'evoluzione stilistica a partire dai primi anni cinquanta del secolo scorso, fino ai giorni nostri - spiega Marco Benevole - si attraversano anni storici, con la tecnologia che si è evoluta, che assume un aspetto sociale importante». 

Non è solo una mostra di apparecchi televisivi, ma saranno esposti anche apparecchi radiofonici, registratori a bobine e cassette, videoproiettori e altro. Sarà ospitato anche il progetto della cooperativa Esedra, "Tamuli come non l'hai mai vista, con visori digitali che permetteranno di rivedere l'importate sito archeologico tornando indietro di 3 mila anni. La mostra ospiterà anche una serie di eventi culturali collaterali, oltre il festival letterario "Forse alla Luna", in collaborazione con la libreria Emmepi e l'associazione Altrove.

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