Fine d’anno amara e all’insegna della rabbia e della tensione tra gli oltre 40 lavoratori della Villaservice, azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti solidi e liquidi di Villacidro, che stanno vedendo sfumare il loro posto di lavoro e che con il 2024 saranno messi “in ferie”, anticamera – dicono i sindacati – del licenziamento. 

Nell’ultimo giorno dell’anno i dipendenti – nei confronti dei quali è stata intrapresa un’azione di “licenziamento collettivo” - si sono radunati presso lo stabilimento e uno di loro ha anche minacciato di gettarsi da un’altezza di 40 metri. Sul posto i carabinieri. 

La società Villaservice – si legge sul sito dell’azienda - è una società «che opera nel territorio del Medio-Campidano in Sardegna, interamente partecipata da Enti Pubblici, i suoi soci sono il Comuni di Villacidro, Arbus, Gonnosfanadiga, Sanluri e Guspini». Ma il futuro è più che mai incerto: «I licenziamenti sono già partiti – spiega il presidente Enrico Caboni – e oggi abbiamo preso in consegna l’industria». 

Sul futuro dei lavoratori, Caboni spiega: «È stato attivato un tavolo tecnico con Regione e Comuni e si sta cercando di costruire una possibilità, effettuando selezioni». Più remota, invece, l’ipotesi di una «acquisizione diretta» a causa, evidenzia Caboni, di «problemi tecnici ed economici». 

«Dal 1 gennaio – sottolinea invece Salvatore Caddeo, segretario funzione pubblica Cgil – i lavoratori saranno a casa. Ufficialmente in ferie, ma è l’anticamera del licenziamento. Verranno infatti sostituiti da altri lavoratori. Una situazione che, per chi lavora qui da 20 o 30 anni, come me, è difficile da sopportare. Anche perché non c’è la chiusura dello stabilimento, semplicemente verremo sostituiti». 

Quanto al collega che ha minacciato di lanciarsi nel vuoto, Caddeo commenta: «C’era da aspettarselo, quando una persona non ha più nulla da perdere è disposta anche a compiere gesti estremi».

G.L.D.

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