Un centinaio di alunni e alunne delle classi a indirizzo musicale delle scuole medie e delle quinte elementari dell'istituto comprensivo A. Loru di Villacidro si sono esibiti giovedì sera nel tradizionale “Concerto di Natale”, nella chiesa di Santa Barbara.

I brani classici del Natale riarrangiati e i pezzi che hanno fatto la storia del rock e del soul suonati dai giovanissimi studenti musicisti hanno fatto emozionare le famiglie e il pubblico, che come ogni anno ha partecipato numeroso allo spettacolo.

Una scaletta di oltre venti brani per un concerto ricco e impegnativo con pianoforti, strumenti ad arco, clarinetti e percussioni. A rallegrare gli ascoltatori in sala pezzi strumentali, polistumentali e d'orchestra suonati dagli studenti delle scuole medie, e altri brani realizzati insieme al coro di voci bianche degli alunni e alunne delle quinte elementari.

«Il Concerto di Natale, che il nostro istituto organizza ormai da diversi anni, è un importante momento di incontro non solo fra gli alunni delle medie e delle elementari ma anche con tutta la comunità villacidrese. Sono tanti i genitori e le persone che collaborano con la scuola per la buona riuscita dell'evento», commenta Daniela Sanna, insegnante di violino dell'indirizzo musicale, che insieme a Beatrice Serci (clarinetto), Nadia Calzoni (pianoforte), Stefano Tiesi e Marco Atzei (percussioni) è fra i docenti preparatori dello spettacolo.

«La musica ha da sempre il potere di unire e dà tante soddisfazioni anche ai nostri studenti. Al concerto hanno partecipato anche alcuni ex alunni dell'indirizzo musicale, che in questa occasione hanno avuto piacere nel continuare a studiare con noi e non hanno abbandonato la loro passione per la musica», prosegue Sanna. «Un ringraziamento speciale va anche a don Giovanni, che ogni anno ci aiuta non solo dandoci modo di esibirci nella chiesa di Santa Barbara ma anche supportandoci e collaborando nei preparativi e nella predisposizione degli spazi».

La strumentazione musicale dell'istituto scolastico è stata acquistata grazie a un progetto didattico promosso e finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna.

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