Il destino della cavallina della Giara sembrava essere segnato: era bloccata a terra, nel fango, e non riusciva più a rialzarsi.

Ma sul suo cammino è capitato il gruppo escursionistico della sezione Cai (Club Alpino Italiano) di Cagliari, impegnato in una delle tante iniziative nella Giara di Setzu, che le ha salvato la vita.

“Siamo partiti dal punto di incontro per percorrere tutto il perimetro esterno della Giara – racconta a L’Unione Sarda Gianni Cotza, vice presidente della sezione Cai di Cagliari – Arrivati intorno a Pauli Meggianu, dove è posizionato anche un abbeveratoio per animali, abbiamo visto un acquitrino abbastanza ampio, con una zona fangosa che arrivava come profondità a una cinquantina di centimetri”.

Lì c’era la cavallina: “Sembrava coricata, abbiamo pensato si rotolasse nel fango. Ma qualcosa di strano non ci ha convinti e ci siamo avvicinati”. A quel punto “era chiaro che la puledra non riusciva più ad alzarsi, era talmente sprofondata che le era impossibile tirarsi su”.

Immediatamente Valerio, una persona del gruppo, si è tolto gli scarponi “ed è riuscito ad afferrare la cavalla per le zampe a trascinarla fuori dal fango. L’abbiamo ripulita e lentamente si è ripresa. Era molto debole, come un po’ tutti i cavallini della Giara in questo periodo”.

Poco distante, a un centinaio di metri, gli escursionisti si sono accorti della presenza di 3 o 4 cavalli che avevano osservato l’operazione di salvataggio: “Quando ci siamo allontanati l’hanno raggiunta. Probabilmente c’era anche la mamma della puledrina”.

Un soccorso che ha consentito alla giovane esemplare di ritornare alla vita, alle corse e alle bellezze del suo territorio.

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