Lo aveva annunciato nelle scorse settimane, così è stato. E nella serata di venerdì 29, il diciannovenne di Villacidro, Alberto Murgia ha raggiunto in sella alla sua bici Capo Nord.

Una vera e propria traversata per Murgia, partito lo scorso ottobre dall’isola e arrivato in Norvegia dopo il passaggio in Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Danimarca con la sua bike. Migliaia di chilometri fra temperature sotto zero, ma che non lo hanno di certo spaventato, accompagnandolo fino al suo obiettivo.

Alberto Murgia nel suo viaggio verso Capo Nord (Onano)
Alberto Murgia nel suo viaggio verso Capo Nord (Onano)

Alberto Murgia nel suo viaggio verso Capo Nord (Onano)

«Sono abituato», ride Murgia, «dopo essere arrivato nel circolo polare artico, ho proseguito dritto fra nevicate e clima proibitivo in territorio svedese arrivando nel villaggio Karesuando, al confine con la Finlandia. Qui ho avuto uno dei giorni più difficili del viaggio, trovando una strada aperta ai venti con bufere fortissime. E la vista limitata».

Murgia (al centro) insieme alla famiglia che lo ha ospitato per Natale (Onano
Murgia (al centro) insieme alla famiglia che lo ha ospitato per Natale (Onano

Murgia (al centro) insieme alla famiglia che lo ha ospitato per Natale (Onano

E poi: «Sulla costa le temperature sono state più calde, fino a zero gradi, fra panorami stupendi e fiordi. Rientrato in Norvegia sono arrivato fino alle città di Tromso e Alta. Qui ho trascorso il Natale con una famiglia che mi ha offerto ospitalità, prima di ripartire verso Capo Nord. Che ho raggiunto alle 16 del pomeriggio, con un percorso sotto la luna piena e un vento favorevole».

Non è mancato lo scatto con la bandiera dei quattro mori, immortalando un momento unico: «Ora arriva la fase più difficile col rientro progressivo verso la Sardegna. Mi attendono temperature gelide e nuovi ostacoli. Ho incontrato tanta gente perbene che mi ha accolto con un posto letto e del cibo caldo».

E mentre la discesa verso casa è già iniziata, sui canali social di Murgia non mancano gli apprezzamenti di centinaia di follower, incantati dai paesaggi nordici e stupiti dall’impresa del giovane. Che chiarisce, ancora una volta: «Non mi reputo un temerario. Lo faccio per amore dell’ambiente e mosso da tanta passione, sensibilizzando ad un turismo ecosostenibile. L’affetto della gente mi ha accompagna in ogni chilometro». 

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