Chi ha potuto prendere il treno della pensione lo ha fatto, senza pensarci due volte. E visto che l'ultimo concorso risale al 2012, ecco che la scuola sarda si ritrova all'improvviso senza dirigenti.

In 45 istituti l'ufficio scolastico regionale ha dovuto inviare altrettanti reggenti, per evitare che rimanessero senza una guida.

Non è stato semplice trovare tutti i presidi. Per completare l'elenco, qualche professore è stato costretto agli straordinari: è il caso del preside del liceo Euclide di Cagliari, che deve anche gestire l'istituto comprensivo di Desulo, a 130 chilometri e due ore di distanza dal capoluogo. Altri hanno avuto in dono reggenze multiple, magari sparse tra due o tre province.

LA PROTESTA DEI PRESIDI - "A parte alcuni casi estremi, capita spesso che vengano assegnati incarichi a 50 chilometri di distanza dalla scuola di origine. Nel Nuorese la situazione è preoccupante", racconta Anna Maria Maullu, presidente regionale dell'Anp, associazione nazionale dei dirigenti scolastici.

L'organico dovrebbe essere composto da 265 presidi, mentre al momento sono solo 220 quelli in servizio. E nel 2018-2019 la situazione è destinata a peggiorare. Si prevedono nuovi pensionamenti: mancherebbero all'appello circa 60 dirigenti.

IN ITALIA - Non che le altre regioni siano messe meglio. Nel Veneto si arriva a 185 reggenze, in Lombardia oltre 200.

In Campania invece il problema non esiste: qui si attinge ancora dalla lista di dirigenti da assumere. Nell'Isola sarebbe possibile una soluzione-tampone: si potrebbe affidare una piccola parte (al massimo 26 incarichi) delle scuole senza guida ai professori idonei, per un tempo limitato. Ma servirebbe un'autorizzazione dei ministeri dell'Istruzione e dell'Economia, visto che questa via d'uscita, valida fino a qualche anno fa, ora è diventata un'eccezione alla regola.

IL RUOLO DELLA REGIONE - Un'altra ipotesi prevede l'intervento della Regione.

L'assunzione dei nuovi dirigenti può costare da 2 a3,5 milioni di euro all'anno: numeri che sono venuti fuori anche durante un incontro tra l'associazione dei presidi e il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini.

"Non si può tollerare una scuola decapitata, senza dirigenti", sintetizza Roberto Deriu, consigliere regionale del Pd, in prima linea sul versante della scuola.

Il direttore dell'ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani è fiducioso: "Si è aperto molto più di uno spiraglio, perché da poco è stato pubblicato il regolamento del concorso per la selezione dei dirigenti. A breve potrebbe arrivare il bando, su base nazionale", spiega.

I tempi? "La speranza è che la procedura si concluda entro l'inizio del prossimo anno scolastico. Altrimenti la situazione si farebbe estremamente preoccupante, il numero delle reggenze aumenterebbe ancora".

Michele Ruffi

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