Il punto non è solo aver fatto sgomberare l’area, lo scorso 5 settembre, con un intervento massiccio delle forze dell’ordine ma anche, soprattutto, quello di impedire che il pregiato ambiente di Cala Grande (Valle della Luna) non venga, e magari anche piuttosto rapidamente, rioccupato. E per far ciò è necessaria un’azione di sorveglianza.

Per questo la sindaca Nadia Matta e la sua giunta hanno dato incarico al direttore del Settore Gestione del Territorio e dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone di predisporre tutti gli atti necessari per l’affidamento del servizio di gestione sperimentale e temporanea dell’area (fino al 31 dicembre 2023) con finalità di controllo e vigilanza. Questo nelle more dell’attuazione di un’adeguata e successiva pianificazione dell’area - è scritto sempre nella delibera - al fine di favorirne una fruizione sostenibile dal punto di vista turistico, culturale e ambientale, attraverso la redazione di progetti di territorio, capaci di generare economie e sviluppo.

Nel frattempo - come ha informato la sindaca nella propria pagina social - la cooperativa Octopus attuerà un programma di riqualificazione ambientale e di valorizzazione del sito.

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