Un 2023 «drammatico per una serie di eventi che hanno messo a dura prova la tenuta del sistema penitenziario sardo». Alla vigilia del nuovo anno il bilancio tracciato dalla UilPa Polizia Penitenziaria non è positivo: «Si sono susseguiti in rapida successione eventi che hanno letteralmente stravolto le vite, non solo professionali, degli agenti - spiega il sindacato in una nota -. Prima la clamorosa evasione dall'istituto nuorese di un esponente di spicco della criminalità organizzata pugliese, poi il tragico incidente della direttrice Incollu e dell'assistente Peppino Fois. Da contorno il Dap non ha ancora assicurato l'invio di un comandante e di un direttore negli Istituti estremamente complicati come Sassari e proprio in quello di Nuoro». Come spiega il segretario regionale Michele Cireddu, «durante l'anno abbiamo visitato tutti gli istituti della Sardegna ed abbiamo constatato come la disorganizzazione, la disparità di trattamento nei confronti del personale, le violazioni amministrative da parte di alcune direzioni e le condizioni precarie delle strutture, siano purtroppo una costante».

La Uil annuncia che dal 7 gennaio il nuovo provveditore Antonio Galati inizierà il proprio percorso alla guida dell'Amministrazione penitenziaria sarda. «Durante l'incontro di presentazione, oltre agli auguri di rito, gli abbiamo fatto notare che eredita una situazione catastrofica ma sotto questo livello è ormai impossibile scendere, possiamo solo risalire - osserva ancora Cireddu -. Ci aspetta un 2024 difficile, dovremmo rivedere i protocolli di intesa che disciplinano la vita organizzativa dei poliziotti, dovremo riorganizzare l'intero sistema penitenziario sardo con massima attenzione per gli Istituti in sofferenza».

Per il segretario regionale è necessario anche valorizzare nuovamente le colonie penali. «La nostra recente visita in quella di Isili ha fatto emergere che la struttura ha urgente bisogno di interventi di ristrutturazione ed il comandante attuale per risollevare l'istituto, ha bisogno di un direttore in pianta stabile che possa contribuire, con le autorizzazioni economiche ed amministrative di propria competenza, per rilanciare quella che per l'amministrazione dovrebbe essere una miniera d'oro». 

(Unioneonline/v.f.)

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