Medaglia d’argento ai campionati italiani di panificazione per l’azienda “Kentos” di Orroli che ha conquistato i giudici con il pane “Coccoi Pintau con S’Ou”. Interamente realizzato con la semola di grano duro “Senatore Cappelli” biologica, di sola filiera sarda e con lievito madre naturale rinnovato da oltre 3 secoli, è stato cotto lentamente nei forni a legna per un risultato magistrale. 

La creazione è di Simona Prasciolu la giovane imprenditrice sarda, socia di Coldiretti Nuoro Ogliastra, che ha partecipato alla manifestazione della Federazione Fipgc e si è contesa il titolo di campione italiana della Panificazione insieme a professionisti provenienti da tutta Italia. Prasciolu ha brillato alla manifestazione di “Fiera Tirreno di Marina di Carrara” di fronte ad altri 21 maestri dell’arte bianca provenienti da ogni angolo d’Italia che hanno gareggiato in 4 diverse categorie (pane tradizionale, pane innovativo, dolce da forno e pane artistico). A essere valutata non solo la qualità dei pani ma anche la difficoltà d’esecuzione, le tecniche, l’originalità e la cura dei dettagli.

Tutti elementi che la professionista ha saputo ben riportare nel suo Coccoi prodotto con il grano antichissimo sardo apprezzato per le sue qualità organolettiche e l’altrettanto antico lievito madre. Vincente anche con la Kentos il “Civraxeddu Nieddu” di semola integrale di grano duro Senatore Cappelli rigorosamente biologico che ha strappato la medaglia di bronzo nella categoria Pane tradizionale. «Siamo contenti dei risultati ottenuti  – ha comentato Prasciolu –. L'uso esclusivo di questo grano, proveniente da una filiera completamente sarda, è stato determinante per il successo del nostro pane, che ha conquistato questi importanti riconoscimenti ai campionati nazionali. Il prossimo anno parteciperemo anche ai campionati mondiali. Questo successo è ulteriormente valorizzato dall'utilizzo del lievito madre, tramandato e nutrito per oltre 300 anni dalla nostra famiglia» 

Per Kentos, l'azienda che si impegna a mantenere l'eticità del lavoro evitando i turni notturni e i fine settimana per il benessere dei lavoratori, il valore aggiunto deriva dall'intera filiera. «Incentivare questa produzione sarda, oltre a preservare la tradizione, ci offre anche opportunità di innovazione, come dimostrato dal nostro pane 100% integrale biologico, che ha la capacità di ridurre il picco glicemico nei pazienti diabetici, come confermato da uno studio Diabete Zero».

«Il risultato di Simona certifica l’importanza della filiera del grano duro della Sardegna a livello nazionale grazie alla sua grandissima qualità – commentano Leonardo Salis e Alessandro Serra, presidente e direttore Coldiretti Nuoro Ogliastra – ma dimostra anche la grande bravura dei nostri maestri panificatori isolani che stanno trovando nei giovani uno sbocco fondamentale per portare avanti questa grande tradizione sarda».

(Unioneonline)

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