Abbandonare i rifiuti dallo scorso ottobre è reato penale. E a Cagliari gli agenti della sezione vigilanza ambientale della Polizia Locale vanno a caccia degli incivili che buttano i sacchetti con la spazzatura indifferenziata anche in mezzo ai marciapiedi. E le denunce, dall'inizio dell'anno, sono state già 15: risalire al proprietario dei rifiuti non è semplice, e serve una vera e propria indagine. «Cerchiamo all’interno delle buste qualsiasi cosa che ci permetta di arrivare al proprietario dei rifiuti», spiega uno dei poliziotti in borghese del servizio.

I 21 agenti della sezione vigilanza ambientale della Polizia Municipale, coordinati dal maggiore Pancrazio Cadoni, si occupano di molti altri aspetti: discariche, attività di controllo sugli scarichi fognari, degrado del verde, il benessere animali, la presenza di amianto e accumulatori seriali. Tra le emergenze maggiori anche l'abbandono delle vecchie auto. «Prima del periodo del Covid», sottolinea Cadoni, «erano un’ottantina all’anno. Nel 2023 siamo arrivati a rimuoverne più di 150. E in due mesi siamo già a quota 47».

La battaglia per il rispetto dell'ambiente non è semplice. L’anno scorso, con la loro attività, i poliziotti hanno scoperto 41 discariche: terreni usati per l’accumulo di rifiuti di ogni tipo. Tre le aree sequestrate. Ci sono poi gli abbandoni ripetuti nelle stesse zone. Come in via Monferrato, a San Michele: alcuni dei responsabili sono stati rintracciati e hanno ripulito i loro rifiuti. Gli altri pagheranno le spese di rimozione che verrà effettuata dal Comune a breve. «Zone a rischio? Le periferie per quanto riguarda le carcasse d’auto. L’abbandono dei sacchetti avviene invece in tutta la città», commenta il maggiore Cadoni. 

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