La bara bianca, il dolore dignitoso e composto di mamma Cinzia, che alla fine crolla. La adagiano sul pavimento, le fanno aria con i ventagli, sino a quando trova le forze per rialzarsi. E gli occhi sono sempre lì, fissi sulla cassa di legno che custodisce il suo bambino. È il giorno dell'addio a Simone Picci, una delle quattro vittime della tragedia di domenica,  parenti, amici, conoscenti si ritrovano nel piazzale del cimitero di San Michele.

C'erano Omar Zaher e Merita Agus, ieri, a piangere per la loro unica figlia, oggi c'è mamma Cinzia, nel camposanto da tre giorni pieno di dolore. «Non ci credo, no, ditemi che non è vero», ripete una ragazza poggiata all'inferriata, ed è un continuo di lacrime e di domande senza risposte. "Vivrai sempre nel nostro cuore", si legge sul retro delle magliette. Davanti c'è l'immagine di Simone, sorridente, in piscina. Quel sorriso spento per sempre, poco prima dell'alba di domenica, al termine di una serata come tante. 

Nel pomeriggio, a Sant’Elia. l’addio a Giorgia Banchero, un’altra delle vittime. 

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