«Io mi auguro che i ragazzi imparino. Che non facciano più queste cose. È il destino, ma si può prevenire. Spero che mettano la testa a posto. Se non possono guidare chiamino qualcuno, i loro familiari. Hanno tutto il futuro davanti a loro».

È un padre distrutto Omar Zaher, farmacista e consigliere comunale di Selargius. Sua figlia Najibe è morta domenica mattina a soli 19 anni nel tragico schianto di viale Marconi costato la vita a quattro giovanissimi. 

Oggi al cimitero di San Michele è stato celebrato il suo funerale. E Zaher, tra le lacrime, trova la forza di lanciare un appello a tutti i giovani. 

«Loro sono tutta la nostra vita, Najibe era la mia vita», riesce a dire, «ho costruito  tutto per lei. Era un fiore».

Il genitore ha anche un pensiero per le altre vittime e i loro familiari: «Mi dispiace per tutti coloro  che hanno vissuto questa disgrazia». Perché quelli morti dopo una serata di svago «erano ragazzi che stavano costruendo il loro futuro». E tutto si è infranto in una carambola fatale, prima dell’alba di un caldo giorno di settembre. 

(Unioneonline)

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