L’assalto eolico alla Sardegna non si ferma, anzi, si intensifica. E la Regione, in assenza dell’attesa moratoria da Roma, è pronta a bloccare tutte le autorizzazioni per «prendere un po’ di fiato e ragionare con tranquillità sulla pianificazione energetica che vogliamo per l’Isola», spiega l’assessore dell’Ambiente Marco Porcu.

Il numero di progetti presentati dalle multinazionali del vento aumenta di giorno in giorno, al momento sono oltre 700 e gli stessi uffici che forniscono le autorizzazioni sono assediati dalle richieste.

Bisogna porre un freno: «L’assalto va limitato, non possiamo accettare che il nostro territorio venga invaso senza alcuna regola. Dobbiamo arrivare al risultato di governare i processi autorizzativi degli impianti di energie rinnovabili e impedire, con gli strumenti che la legge nazionale ci consente, l’attacco ai territori della Sardegna», afferma il presidente della commissione Attività Produttive Piero Maieli. Il suo vice in commissione Gianfranco Satta: «Dobbiamo per forza mettere mano a un decreto che blocchi la speculazione e preservi il nostro ambiente».

Moratoria che diventa dunque una priorità di questa fine legislatura: «Dobbiamo mantenere la sovranità in materia di scelta degli impianti e dei luoghi», spiega l’assessora all’Industria Anita Pili.

All’attenzione della commissione Attività Produttive ci sono due testi: la proposta di legge dell’Alleanza RossoVerde e quella consegnata dal coordinamento dei comitati territoriali, che sono scesi in piazza diverse volte contro la speculazione energetica. 

L’urgenza di una moratoria è condivisa da tutti, anche l’opposizione è pronta a fare la sua parte. «Il consiglio regionale già si è espresso a favore della tutela dei territori ed è pronto a continuare a farlo, questo tema è una priorità politica assoluta nell’agenda di fine legislatura», afferma il consigliere Pd Salvatore Corrias.

Il capogruppo M5s Alessandro Solinas chiede un segnale forte alla Giunta: «Troppo tergiversare, gli assessori e il presidente della Regione ci dicano cosa intendono fare per condurre questa battaglia».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata