Deserta la prima gara, la seconda ha zoppicato. Ora c'è anche l'esito della terza: non sono arrivate offerte, di nuovo. I termini per aderire al bando scadevano il 6 maggio alle 11. Ma nessuna società del settore ha accettato le condizioni della Regione per noleggiare i suoi elicotteri in vista della prossima campagna antincendi in Sardegna. Nell'Isola si preannunciano quindi mesi di fuoco. E le armi per affrontarli sono spuntate. A disposizione a partire dalle prossime settimane ci sono solo 5 mezzi aerei. Dovevano essere 14.

Il supporto dal cielo, quindi, sarà ai minimi termini. Salvo che non salti fuori una soluzione dell'ultim'ora. Tra le ipotesi: la richiesta di supporto all'Esercito o l'acquisto di uno o due mezzi, che diventerebbero di proprietà della Regione.

Eppure le procedure erano partite per tempo.

Dalla documentazione messa a disposizione dal Corpo forestale emergono i motivi che hanno portato le società di noleggio dei mezzi a snobbare la Sardegna. Chi ha gestito il servizio fino all'anno scorso non ha trovato remunerativo il bando, così come pensato dalla Forestale: era stato aumentato il contributo per ogni ora di volo, ma non abbastanza per coprire l'incremento del prezzo del carburante. In più nello stesso periodo anche Lombardia e Sicilia avevano indetto i loro appalti e chi ha potuto ha fatto rotto verso quelle regioni. Non solo: gli addetti ai lavori, è stato spiegato, avrebbero timore di lavorare in Sardegna perché da qui era partito un esposto contro un presunto cartello sui costi dell'antincendio.

Enrico Fresu

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