Le telefonate della Asl annunciano le prime disdette delle visite per l’invalidità, anche se attese da tempo. È il temuto rischio blocco che diventa realtà, superando quindi il livello d’allarme.

«La situazione è drammatica, si stanno violando i diritti dei malati», mette in guardia l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmci). «Riceviamo richieste d'aiuto da tutta l'Isola», denunciano le Acli.

Alla base di tutto ci sono le recenti linee guida che dettano nuove regole alle commissioni mediche per l'invalidità. Chiamate, come da delibera regionale - la 28/8 -, a riunirsi prioritariamente durante l'orario di servizio. «Un provvedimento che sta gravando pesantemente sulle spalle delle categorie più fragili. Si stanno calpestando i diritti di migliaia di sardi che attendono la certificazione del loro stato di invalidità da mesi e ora si trovano davanti a inaccettabili disdette».

«È ovvio che davanti a organici sottodimensionati in tutti gli ospedali sardi non si può chiedere ai medici di riunirsi in commissione durante l'orario di servizio – osserva Fabrizio Rodin, presidente regionale dell’Anmci -: così facendo si va inevitabilmente incontro al blocco delle visite o al rallentamento dell'attività ordinaria dei reparti». «Occorre trovare una soluzione in tempi rapidi, per questo abbiamo richiesto un incontro urgente con l'assessore alla Sanità Carlo Doria».

Le segnalazioni maggiori, aggiunge Rodin, arrivano dalla Trexenta, dal Sulcis e dal Sassarese.

Sara Marci

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