Tim lavora al nuovo piano industriale ma è ancora formalmente senza un amministratore delegato. Una situazione che lo stesso presidente Salvatore Rossi ha riconosciuto come “delicata”.

Insieme al direttore generale Pietro Labriola, ieri ha incontrato le segreterie generali di Slc Cgil e Fistel Cisl.

Il nodo governance è "un elemento che contraddistingue l'azienda da almeno un ventennio", ha dichiarato Rossi ai sindacati, anche se non deve essere giustificato. Anche Labriola ha confermato che "il momento esige massima prudenza".

Il manager però ha confermato di essere al lavoro sull'aggiornamento del piano e ha rassicurato i lavoratori sul loro futuro: "Il mantenimento dei livelli occupazionali e la sostenibilità complessiva del piano saranno due elementi portanti delle prossime mosse aziendali".

I sindacati si sono detti comunque preoccupati per la situazione, dopo la possibile Opa del fondo statunitense Kkr, ancora in fase di valutazione da parte del governo, e chiedono di nominare in fretta un nuovo ad.

"Le voci che si rincorrono da settimane sulle varie ipotesi di scorpori aziendali, la rinnovata turbolenza della governance aziendale, non possono che alimentare questa preoccupazione" – fanno sapere – e chiedono di "preservare l'unicità aziendale" ma anche di "far sì che si arrivi in tempi celeri a delle chiare attribuzioni di responsabilità in azienda, a partire dalla nomina di un amministratore delegato". 

Il prossimo cda è in programma il 26 gennaio.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata