Dopo la polemica con il governo la nuova Alfa Romeo Milano cambia nome: la prima compatta sportiva del Biscione si chiamerà Junior.

«Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova auto, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Junior, nell'ottica di promuovere un clima di serenità e distensione», ha spiegato Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato del brand, che ha confermato la produzione a Cassino della nuova Stelvio nel 2025 e della nuova Giulia nel 2026, mentre nulla è stato ancora deciso sui modelli del 2027.

Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che nei giorni scorsi aveva definito «illegale» la scelta del brand Stellantis di produrre in Polonia il nuovo modello Alfa Romeo con il nome Milano «perché viola la legge sull'Italian Sounding». «Credo sia una buona notizia - ha commentato Urso - che giunge proprio nella giornata del made in Italy che esalta il lavoro, l'impresa, la tipicità e la peculiarità del prodotto italiano che tutti ci invidiano nel mondo. Una buona notizia, che penso possa esaltare il lavoro e l'impresa e consentirci di invertire la rotta, anche per quanto riguarda la produzione di auto nel nostro Paese».

Per Imparato «il caso è chiuso»: «Non procediamo legalmente, abbiamo da lavorare. Il nome sarà cambiato su tutti i mercati dove l'auto sarà venduta. Per noi il senso non è fare polemica, ma fare business», ha spiegato il manager che ha incontrato anche i concessionari. «In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo - ha detto il ceo del brand del Biscione - un esponente del governo italiano dichiara che l'utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge. Il nome Milano, tra i favoriti del pubblico, era stato scelto per rendere tributo alla città dove tutto ebbe origine nel 1910». Il nuovo nome junior è un omaggio al passato: «Una scelta del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall'inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico. Era al secondo posto dopo Milano».

(Unioneonline/D)

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