Sciopero del pubblico impiego, a rischio servizi e sanità
I sindacati chiedono assunzioni, stabilizzazioni e più sicurezza sul lavoroDomani incroceranno le braccia i lavoratori del pubblico impiego, compresi quelli di scuola e sanità.
E' stato indetto dalle Organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa uno sciopero nazionale per tutto il personale dipendente dagli enti e dalle amministrazioni con Contratto collettivo nazionale di lavoro dei Comparti e delle Aree funzioni centrali, delle Funzioni locali e della Sanità per l’intera giornata.
Il governo ha cercato di scongiurare la mobilitazione, ma secondo i sindacati mancano "le risorse necessarie per lavorare in sicurezza, per avviare una programmazione occupazionale e di stabilizzazione del precariato e per il finanziamento dei rinnovi CCNL Sanità Pubblica, Funzioni Locali e Funzioni Centrali".
"Anni di sforbiciate alla spesa e di disinvestimento, hanno prosciugato e indebolito il welfare nazionale e locale, a partire dagli organici: troppo pochi operatori e con un'età media troppo alta. Servono assunzioni, innesti di nuove professionalità e valorizzazione di quelle in servizio anche attraverso la formazione. In Italia verranno a mancare mezzo milione di lavoratori pubblici", si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil.
Si potranno verificare disagi nel comparto sanità, scuola e uffici pubblici.
(Unioneonline/F)