Restrizioni in atto da tempo per l’agricoltura, ma ora ci sono anche grandi apprensioni per gli abitati e per la prossima stagione turistica. Dopo le ultime piogge, nell’invaso di Maccheronis il livello è salito, ma poco più di 10 milioni di metri cubi non consentono di stare sereni. Restrizioni confermate per il mondo delle campagne, dove l’acqua viene utilizzata solo per gli animali, mentre nel vertice tenutosi a Torpè, fra gli amministratori locali e il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, è stato deciso di predisporre ordinanze con alcuni divieti (innaffiare giardini, lavare auto ecc). Obiettivo risparmiare risorse in attesa che le piogge possano modificare in positivo un quadro, oggi decisamente preoccupante.

Il vertice a Torpè (foto Canu)
Il vertice a Torpè (foto Canu)

Il vertice a Torpè (foto Canu)

In un territorio a forte vocazione turistica, da San Teodoro a Siniscola, passando per Budoni, Posada e Torpè,  programmare la stagione con l’incognita acqua potabile non sarà facile. Da sindaci e assessori anche molte critiche ad Abbanoa per il mancato intervento sulle tante perdite della rete idrica, Solo a Posada, secondo gli amministratori, ogni anno si perdono nei tubi colabrodo almeno 4 milioni di metri cubi.

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