«Lavoratori per bene e pastori sardi, che mi hanno regalato il foulard del movimento. A tutti ho garantito l'impegno. Sono arrabbiati? No, sono esasperati».

Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, dopo l'incontro di ieri sera, a Roma, al presidio dei trattori organizzato dagli operatori del mondo agricolo da giorni in agitazione contro le politiche dell’Ue.

Nell’occasione, il ministro ha illustrato agli agricoltori sul piede di guerra, tra cui una rappresentanza arrivata dalla Sardegna, i provvedimenti che intende prendere il Governo Meloni per venire incontro al comparto. 

«L'esenzione per tutti dell'Irpef non è equa perché avvantaggia chi fattura milioni - spiega ancora il ministro al Corriere - per questo Giorgetti ha deciso di garantire gli agricoltori più in difficoltà, che secondo lui sono circa il 90% delle imprese».

Ancora: «Il provvedimento è stato votato in Cdm su proposta di Giorgetti da tutto il governo e io ero d'accordo. E adesso, con grande fatica, abbiamo trovato ulteriori risorse e scelto di garantire una esenzione più equa senza privilegi a chi non ne ha bisogno», ha aggiunto. E ancora: «La proposta della rimodulazione l'ha fatta Giorgetti e al tavolo non ho sentito Salvini dire che non bastava. Ho piena fiducia in Giorgetti e ritengo saggia la sua proposta".

Alla domanda se lo scontro con gli agricoltori faccia venire meno una base elettorale della destra, il ministro risponde: «Abbiamo incontrato le 5 associazioni che rappresentano il 90% degli imprenditori. Non solo sono in linea col governo, ma ci hanno ringraziato per il lavoro costante. Io registro molto consenso e penso che le polemiche arrivino più da pezzettini di Parlamento in cerca di notorietà che dagli agricoltori».

(Unioneonline/l.f.)

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