Sarà inaugurato ad aprile nel porto canale di Cagliari il nuovo magazzino di diecimila metri quadrati del Gruppo Grendi: è il primo investimento all’interno della Zona economica speciale e vale dieci milioni di euro.

L’annuncio è stato dato dall’amministratore delegato, Antonio Musso, nella conferenza stampa in cui il gruppo Grendi ha presentato il bilancio e i progetti futuri: i conti sono lusinghieri, l’anno scorso il fatturato ha raggiunto gli ottantotto milioni di euro con un incremento del 133% rispetto al 2017. Nella penisola i vari terminal dei porti sono saturi e Grendi scommette sulla Sardegna che oggi rappresenta il 50% dei volumi trasportati a Cagliari, Olbia e Porto Torres.

È il  secondo magazzino di Grendi a Cagliari e consentirà di sdoppiare le attività: «Daremo vita a una specializzazione dei magazzini: uno per il Food e l’altro per la merce non alimentare», spiega Antonio Musso che, assieme alla sorella Costanza, ha predisposto un nuovo piano per i treni che trasportano circa 160mila tonnellate di argilla e sabbia silicea dalla Sardegna verso Modena per la destinazione finale del distretto italiano delle piastrelle; saranno garantiti quattro treni alla settimana. Significa sottrarre dal traffico stradale più di venti camion al giorno.

Le potenzialità di Cagliari, però, sono rivolte ai porti del Maghreb. Musso mostra una cartina e dice che l’azienda sta cercando di attirare nuovi clienti anche perché, da quando è stata avviata la gestione del terminal internazionale Mito, diversi operatori hanno manifestato l’interesse per il porto canale. 

«Il collegamento col Nord Africa», precisa l’Ad di Grendi, «non è rivolto al mercato sardo che è limitato nei numeri ma è un’occasione da non perdere: da Cagliari in una decina di ore si arriva a Tunisi o ad Annaba in Algeria distanti poco più di 150 miglia. È un progetto che richiederà partnership e investimenti ma sul quale riscontriamo l’attenzione anche da vettori che sinora non avevano preso in considerazione il porto Canale».

Nell’isola Grendi conta sui terminal di Olbia (diecimila metri quadri a servizio del Nord Sardegna) e di Cagliari (80mila metri quadri dedicati al traffico ro-ro e 145mila metri per lo spazio del terminal internazionale Mito che lo scorso anno ha movimentato 57.670 Teu con un aumento record del 92% sull’anno precedente). Non mancano gli ostacoli. Costanza Musso, amministratrice delegata Grendi e presidente di un’organizzazione di donne dello shipping, racconta: «Noi siamo attivi nel porto di Olbia dal marzo del 2021 e da allora lavoriamo senza il collegamento dell’energia elettrica solo con un generatore di corrente. Due anni d’attesa sono un po’ troppi».

Tra gli obiettivi del gruppo c’è la decarbonizzazione, un punto critico perché ogni giorno più di quattrocento camion trasportano le merci da un capo all’altro dell’isola. Da qui il progetto che prevede la trasformazione dei mezzi dalla normale termocombustione all’elettrico e sono già dieci i furgoni destinati alla distribuzione con questo sistema energetico. Ma l’idea di fondo è quella di avvicinare lo scarico delle merci al punto finale della distribuzione; per questo è stato scelto lo stoccaggio delle merci a Olbia con un effetto importante nella riduzione dei chilometri percorsi sulla 131; in questo modo si calcola una diminuzione nel transito delle merci su strada pari a un milione e duecentomila chilometri, centomila al mese.

Infine le possibili collaborazioni: c’è un rapporto sempre più stretto tra Grendi e Corsica Ferries, compagnia attiva solo nel trasporto passeggeri. «Per il collegamento Civitavecchia-Cagliari ci eravamo proposti per il traffico passeggeri e merci assieme a Corsica Ferries», ricorda Antonio Musso, «poi le cose sono andate diversamente, ora in Sardegna loro sono presenti ma vorrebbero fare qualcosa di più. Stiamo vagliando alcune possibilità guardando a possibili sinergie. Non ci sono progetti di partecipazioni azionaria, vogliamo capire se ci possono essere azioni comuni per il trasporto merci in Corsica».

Intanto Grendi ha esercitato l’opzione di acquisto della nave Rosa dei Venti, rivenduta proprio a Corsica Ferries; il passaggio di consegne avverrà a maggio, al termine dei cinque anni di noleggio.

La Grendi è un’impresa familiare giunta alla sesta generazione che però punta sullo sviluppo manageriale. Per questo è stata creata una holding con il compito di indirizzare e coordinare la strategia del gruppo ed erogare i servizi alle società controllate; il nuovo responsabile è Riccardo Stabellini con precedenti esperienze nel settore della logistica in Barilla, Number One, Italtrans.

Sui nove membri del consiglio di amministrazione della holding i consiglieri indipendenti contano per un terzo e la stessa quota riguarda la componente femminile.
Alfredo Franchini

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