È cominciato il confronto tra sindacati - Fim, Fiom e Uilm - e Sider Alloys sullo stabilimento Alcoa di Portovesme.

Procede dunque senza intoppi e rispettando il ruolino di marcia l'iter per la cessione dello stabilimento, che sarà perfezionata entro il prossimo 15 febbraio.

Il sito è stato già ceduto a Invitalia, che ha sottoscritto con le istituzioni locali un accordo di programma per favorire l'investimento, sbloccare una vertenza che va avanti da anni e far ripartire la produzione di alluminio nell'Isola.

L'ultima parola spetta ai sindacati, è solo con il loro via libera al termine della trattativa che lo stabilimento ex Alcoa può passare al gruppo svizzero.

"La scelta di sider Alloys ci trova consenzienti - ribadisce il leader Uilm, Rocco Palombella - perché ciò significa il ritorno alla produzione di alluminio per un realtà siderurgica che per anni ha vissuto in un clima di incertezza e difficolatà".

L'INVESTIMENTO - Pochi per ora i dettagli sul piano industriale dell'azienda svizzera. Visto che l'impianto è fermo da 5 anni, la Sider Alloys valuta un tempo di riaccensione di circa sei mesi, "ma molto dipende da come reagirà l'impianto al momento della riaccensione", hanno spiegato i vertici nel corso dell'incontro. L'investimento complessivo sarebbe stimato intorno ai 135 milioni. Per quanto riguarda i lavoratori, al momento Sider Alloys stima l'impiego di 376 persone, a cui vanno aggiunti 70 esterni, per una produzione di 150mila tonnellate di alluminio l'anno. Prossimo round, 29 gennaio.

I DUBBI DELLA FIOM - "Molti gli aspetti da chiarire", spiega Mirco Rota (Fiom). "Abbiamo chiesto all'azienda di avere il piano industriale presentato al Mise lo scorso luglio per una prima valutazione degli investimenti e del programma di riavvio dello smelter, così come sarà importante cercare di conoscere le condizioni di trattamento economico dei lavoratori occupati e delle tempistiche di inserimento", continua, auspicando che "tutti i soggetti si adoperino per rendere possibile il riavvio degli impianti nel tempo più rapido possibile".

(Unioneonline/L)
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