«Cara Unione,

Come ogni giorno mi reco al lavoro, credo come tutti, e ogni giorno devo assistere all’inciviltà più assoluta, persone che la patente dovrebbero bruciarla ma, soprattutto, amministrazioni (comunali e non) che creano disagio.

Appoggio totalmente le parole del direttore Dessì. Nella via Peretti ci sono 2 operai che stanno costruendo delle piramidi più che dossi, 2 contati che lavorano pure controvoglia viste le facce. Per percorrere quella strada ci vogliono giorni. Mi chiedo: è normale? Credo proprio di no. Ci vogliono 3 settimane per costruire un dosso? Ma nessuno controlla? La ciliegina sulla torta arriva nella 554. Quella strada è stata probabilmente pensata per un traffico di 60 anni fa senza riguardo, dico un minimo, al futuro (come la maggior parte delle cose costruite in quegli anni) e come se non bastasse, l’Anas la rende sempre più invivibile: semafori intelligenti che a chiamarli così mi viene la nausea, la riduzione della carreggiata all'imbocco verso la SS 131 dir che ha creato solo disagi, rallentamenti e incidenti e poi, cascasse il mondo, le immancabili tagliate d'erba. Mai manchino gli operai tutto l'anno a tagliare il praticello della Statale alle 8 del mattino! Ecco, la ciliegina sulla torta è servita. La SS 554 è di una pericolosità assoluta, tratti senza guardrail dove sistematicamente accadono incidenti, amministrazioni comunali (Quartu) che di asfalto non conoscono neanche il termine (tanto da farla diventare, nel tratto quartese, una sorta di "correboi", incroci mai sistemati, pensati e costruiti per un traffico veicolare di 60 anni fa e, in tutto ciò, mai e dico mai che manchi l'erba tagliata.

Mi rivolgo al caro lettore che scriveva, in risposta al direttore, sulle abitudini sbagliate dei cagliaritani: il problema non sono le abitudini sbagliate, il problema è che in questo posto non esiste niente di giusto!».

Davide

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