“Cara Unione,

Scrivo a voi per la Festa della Mamma. Sono nonna, ho tre nipotini, e mi sento quindi mamma due volte: dei miei figli e di questi tre bambini.

Sicuramente riceverò auguri e anche qualche regalo però in questa giornata il mio pensiero va a tutti gli anni passati, a quando mia figlia e mio figlio erano adolescenti. Col secondo il rapporto è sempre stato piuttosto sereno tra scuola, sport e amici che portava a casa a ogni ora. Qualche discussione come è forse giusto che sia ma l’arrabbiatura passava già il giorno dopo. Con la primogenita invece è stata una lotta anzi una guerra vera e propria. Nel periodo tra i 13 e i 19 anni è stato difficile avere a che fare con lei: l’ho messa al mondo, e tu – mamma – credi che un essere che nasce dal tuo corpo non può trasformarsi in un diavolo. Non accetti di essere maltrattata, offesa anche, da una ragazzina che pensa di sapere tutto e di poter vivere con le sue regole, senza rispetto per i genitori. Questo è quello che abbiamo passato. Non sapevo come pormi, non sapevo cosa dire, cosa fare, cercavo di fare fronte comune con mio marito ma il risultato era addirittura peggio. Sembrava di avere con noi un soldato che affrontava una battaglia e i suoi nemici eravamo noi.

Poi chissà come e chissà perché lei è cambiata. È maturata, ovviamente, è quello che abbiamo pensato. Ma oggi, a distanza di 20 anni, ho capito una verità importante. Mettersi in discussione è stata la chiave per trovare un varco. Non giudicarla, non ripeterle cose dette e ridette fidandomi un po’ di più, chiederle scusa quando sbagliavo. Non è che perché sei genitore allora non commetti errori. Succede eccome. Un chiarimento tra noi non c’è mai stato, lei è molto riservata e anche io non ho mai voluto mettere sul tavolo i miei sbagli però ora che mia figlia è mamma sono sicura che capisce il mio comportamento. Quando il suo bambino sarà un adolescente affronterà le mie stesse difficoltà – le auguro di no ma così è la vita – e forse avrà voglia di confrontarsi anche con me oltre che con le sue amiche.

Questa festa della mamma sia per tutti un giorno di riflessione: figli, genitori, tutti.

Grazie”.

Michela C. – Cagliari

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