Sei anni di reclusione.

Questa la richiesta di condanna formulata dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di Vincenzo Iaquinta, 38 anni, ex attaccante della Juventus, dell'Udinese e della Nazionale, campione del Mondo nel 2006.

L'accusa è di reati relativi alle armi, con l'aggravante mafiosa.

Iaquinta è tra i 147 imputati del processo Aemilia, il più grande contro la 'ndrangheta mai celebrato nel nord Italia. Coinvolto anche il padre, Giuseppe, per cui sono stati chiesti 19 anni di reclusione per affiliazione alla 'ndrangheta.

Tra i reati contestati agli imputati, a vario titolo, si va dall'associazione a delinquere di stampo mafioso alle false fatturazioni, usura, estorsione e frode: le richieste di condanna, in totale, ammontano a 1.712 anni.

(Unioneonline/D)
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