Il campionato aspettava la risposta del Cagliari e il campo ha parlato a favore della capolista: quarta vittoria consecutiva, otto su otto in casa, tre gol fatti e zero subiti per confermarsi miglior attacco della cadetteria.

L'Ascoli torna a casa senza punti e senza speranza, annichilito da una prestazione perfetta, cinica e utilitaristica. Da padrone del campionato. Un'ora a grandissimo ritmo, con bella circolazione di palla, pressing alto per una riconquista spietata e due reti all'attivo.

Poi una mezz'ora di gestione del vantaggio, con qualche apprensione - è vero - e con la zampata finale.

Nel bilancio anche la capacità di trasformarsi, soprattutto nel finale con l'uscita di Di Gennaro e quella (non prevista) di Fossati. Ma, soprattutto, la forza di una rosa che può permettersi di alternare i protagonisti da mandare sul proscenio: stavolta è toccato a Giannetti e Joao Pedro, sabato potrebbero esserci Farias e magari Sau, la cui presenza in panchina è beneaugurante.

Trentadue punti in 14 partite sono il bottino di una squadra che, in casa, si sente padrona del campo e del proprio destino. Avanti così.

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