Da Blanco a bianconero, ma sempre in finale di Champions. Alvaro Morata è l'unico dei protagonisti del 6 giugno a Berlino che può vincere la seconda coppa dei campioni consecutiva.

L'anno scorso, a Lisbona, era entrato al 79', al posto di Benzema, quando il suo Real era ancora in svantaggio contro l'Atletico. Poi il pareggio di Ramos e il trionfo delle 'merengues' nei tempi supplementari.

All'Olympiastadion Morata sogna ancora più in grande: fare un gol ed "entrare nella storia", battendo nientemeno che il Barcellona. Per lui il 'clasicò con i blaugrana non è affatto sfumato. Anzi, l'ha reso possibile con i due gol segnati da ex, uno all'andata allo 'Stadium' l'altro al ritorno nel 'Bernabeù ammutolito.

Alvaro giocherà il suo personale '"clasico" da titolare della Juventus, dopo aver soffiato il posto ad un altro spagnolo, Fernando Llorente. Un ruolo conquistato a suon di gol, ma soprattutto con una grande maturazione nel modo di giocare.

E pensare che la stagione era iniziata malissimo, con un infortunio al legamento collaterale al secondo giorno della preparazione estiva.

Adesso invece Morata si candida, in coppia con l'argentino Tevez, a strappare la scena al trio da favola dell'attacco blaugrana, Messi-Suarez-Neymar. Lui e l'Apache non si sentono inferiori: "Chi qualche mese fa avesse pronosticato la Juve in finale di Champions probabilmente sarebbe stato preso per pazzo - dice l'attaccante spagnolo - invece ci siano arrivati e con pieno merito. Il Barcellona parte come favorito, ma noi abbiamo le nostre buone chance di vittoria. Davanti il Barca è fortissimo e Suarez, per il suo tipo di gioco, è un mio modello. Ma la Juventus può fermare Messi, Neymar e Suarez: abbiamo una delle difese più forti d'Europa, forse la migliore in assoluto".

Al Barcellona Morata non ha mai segnato, farlo nella finale "sarebbe una soddisfazione doppia - aggiunge - per uno come me, cresciuto nelle giovanili del Real. Ma adesso per me c'è solo la Juve: vincendo a Berlino possiamo fare un'impresa storica".

Poi Agnelli, Marotta e Nedved tratteranno con il Real, che può esercitare il diritto di riacquisto, nel 2016, sborsando 35 milioni di euro. "Ma - ha spiegato recentemente l'a.d. bianconero Beppe Marotta - non è un accordo definitivo. Tratteremo la questione con il Real".

A quattro giorni dalla finale, la Juventus si è allenata oggi, sotto il solleone, a Vinovo: una robusta seduta che ha unito la parte tecnica a quella tattica, con mister Allegri immortalato sul sito ufficiale della Juventus mentre urla tutta la sua grinta. E Pirlo, intervistato dal 'Mirror', esalta Pogba che, complice il lungo stop per l'infortunio muscolare, ha potuto preparare la finale di Berlino senza troppa pressione.

"Se continua su questa strada - è l'opinione di Pirlo - diventerà il più grande centrocampista d'Europa e, data la sua età, potrebbe mantenere questo titolo per lungo tempo. Non capisco il motivo per cui il Manchester United se l'è lasciato scappare".
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