Esce venerdì, a quarant'anni dalla sua prima pubblicazione, "Come è profondo il mare - Legacy Edition", il disco capolavoro di Lucio Dalla.

Disponibile in doppio cd e vinile (rimasterizzato nella migliore definizione attualmente possibile) con l'originale, è un bonus disc con sette brani live in versione inedita e un libretto di quaranta pagine arricchito con foto e contenuti ad oggi sconosciuti.

L'uscita dell'edizione celebrativa del settimo studio album di Dalla, presentata questa mattina a Milano insieme al video della canzone "Come è profondo il Mare" (girato da Gianluca "Calu" Montesano con la presenza di Luca Carboni), sarà preceduta da uno speciale dedicato al cantautore bolognese. Un film documentario - in onda domani sera alle 21.15 su Sky Arte HD - con interviste e contributi inediti, prima delle sette puntate settimanali della serie dedicata ai grandi della musica italiana, "33 GIRI - Italian Masters".

"Come è profondo il mare", arrivato nel 1977 alla fine della trilogia realizzata in collaborazione con il poeta e intellettuale bolognese Roberto Roversi, è il primo disco che vede la firma di Dalla anche sui testi delle otto canzoni che lo compongono.

Brani memorabili come "Quale Allegria", "Corso Buenos Aires", lo scandaloso "Disperato Erotico Stomp" o "Il cucciolo Alfredo", che insieme alla title track apriranno la fase di vulcanica creatività, che negli anni immediatamente successivi porterà a "Lucio Dalla", "Dalla" e al successo del live "Banana Republic" con De Gregori.

Scritto tra la primavera e l'estate del '77 nel buen ritiro delle Isole Tremiti, rifugio creativo di Dalla, "Come è profondo il mare" è un disco magmatico, universale e "difficilmente replicabile, ma assolutamente seminale nel suo avere influenzato innumerevoli artisti italiani delle generazioni successive. Fu un disco che lasciò tutti di stucco quando uscì, nessuno avrebbe mai immaginato che Lucio alla sua prima prova come paroliere avrebbe scritto dei testi così spiazzanti e duri, se vogliamo", spiega Ron, storico collaboratore di Dalla e che nel disco suonava pianoforte, synth e chitarra.

"Tutto il lavoro fatto assieme a Lucio e a tutti gli altri è stato sempre di grande semplicità, pur essendo Dalla un uomo complicato e problematico", ricorda in chiusura Michele Mondella, ufficio stampa del cantautore. "Con lui non si litigava, ma aveva un carattere piuttosto forte e determinato in quello che faceva e i risultati si sono visti. Ecco, Dalla rimane unico soprattutto per le sue capacità intellettuali, oltre che vocali, solo con una testa come la sua, con la sua genialità e il suo voler sempre sparigliare le carte si sarebbe potuto fare quello che lui ha fatto. Era un grande artista e un grande condottiero".

Cinzia Meroni
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