"Who Built The Moon?", si intitola così il nuovo album dei Noel Gallagher's High Flying Birds, in uscita il 24 novembre, anche in edizione deluxe, e presentato dall'ex Oasis oggi in conferenza stampa a Milano, dove tornerà il 30 novembre come ospite della puntata Live di "X Factor".

Anticipato dal singolo "Holy Mountain", con Paul Weller all'organo (mentre Johnny Marr compare alla chitarra e all'armonica in "If Love Is The Law"), il terzo disco in studio della carriera solista di Noel arriva a due anni e mezzo circa dal successo di "Chasing Yesterday", da cui si distacca per atmosfere e sonorità.

"Se potessi riassumerlo in un termine - racconta Noel Gallagher - lo chiamerei "cosmic pop", ma credo che sia anche il mio album più rock'n'roll. Lo dico perché, viaggiando intorno al mondo mi sono reso conto che la gente ha la percezione che il rock'n'roll sia tutto giacche di pelle, sigarette, bere Jack Daniels e urlare, per me invece è libertà di pensiero, parola, espressione e di poter fare quello che vuoi quando vuoi. È stato questo lo spirito con cui sono entrato in studio".

L'album segna anche l'inizio della collaborazione con il produttore e compositore David Holmes: "Lui ha visto qualcosa in me che forse io non conoscevo e insieme l'abbiamo trovata". Il risultato sono undici tracce in delicato equilibrio tra sperimentazione e influenze senza tempo. Un gioioso antidoto agli aspetti più spaventosi del mondo contemporaneo, nato anche dalla sperimentazione di un metodo di lavoro nuovo per Gallagher, costretto da Holmes a contenere in studio l'intero processo di scrittura.

"Credo che sia molto facile cantare di quello che si vede al telegiornale, non capisco quale sia il senso di tutto ciò. Invece, credo che di questi tempi cantare canzoni piene di gioia e di speranza sia quasi rivoluzionario. Dave Grohl, i Green Day, i Queens Of The Stone Age, cos'è tutto questo urlare? Urlano le notizie del giorno e le notizie sono noiose, Donald Trump è noioso, la politica è noiosa, quel ciccione nordcoreano è buffo, ma è noioso, allora perché scrivere della musica su di loro? La gioia e la speranza sono dannatamente rivoluzionarie e io sono un rivoluzionario".

Gallagher conclude con una breve divagazione sull'andamento del Manchester City in Premier League: "Pep Guardiola è il Messia, oltre che l'allenatore meglio vestito del calcio europeo. Sono orgoglioso e scusate per il Napoli".

E sull'esordio da solista del fratello Liam, "As You Were", chiude con un laconico: "È già uscito? Uscirà? A chi interessa? Non a me". Insomma, guarda al futuro Noel Gallagher, che con i suoi High Flying Birds sarà dal vivo in Italia per una sola data l'11 aprile al Fabrique di Milano.

Cinzia Meroni
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