Per 88 anni di fila sul palco degli Oscar non si è mai visto un errore.

Ma il clamoroso scambio di buste all'ultima cerimonia ha fatto riemergere dalla storia del cinema "la più grande teoria complottista dell'era pre-Internet", come la definì un sito americano.

Siamo nel 1993 e, dicono i media, le favorite alla vittoria come Migliore attrice non protagonista sono Vanessa Redgrave per "Casa Howard" e Judy Davis per "Mariti e mogli".

Al momento della proclamazione c'è il colpo di scena: a trionfare è l'allora sconosciuta Marisa Tomei, attrice italoamericana in gara per la sua interpretazione in "Mio cugino Vincenzo".

La scelta lascia molti critici interdetti e subito comincia a girare una voce: l'annuncio era sbagliato ma, per evitare figuracce, l'Academy lasciò correre. A gonfiare la teoria è la conduzione, in quel caso affidata al 73enne attore Jack Palance. Molti lo vedono troppo impacciato, un po' come Warren Beatty la scorsa domenica.

LA PROCLAMAZIONE "SOSPETTA" DI MARISA TOMEI - IL VIDEO:

L'insinuazione viene subito smentita, ma per anni continuerà ad aleggiare come uno spettro sulla carriera della Tomei. Fino all'ultima edizione del premio, quando l'errato annuncio della vittoria di "La la land" nella categoria Miglio film viene dopo qualche minuto corretto con un "Fermi, scusate, ha vinto Moonlight".

Un fatto, secondo il Washington Post, che "riabilita" definitivamente la figura della Tomei: quel 1993, scrive il giornale Usa, era stato proprio il suo personaggio di Mona Lisa Vito a conquistare la giuria americana. Perché l'Academy, se sbaglia, lo ammette.
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