"Immaginate che domani mattina qualcuno si alzi ottimista, decida di fondare un partito politico e lo chiami “Partito è Democratico”. Ma non si può fare! - gli direbbe il buon senso - C'è già il Partito Democratico! La gente nel migliore dei casi potrebbe pensare che hai poca fantasia e nel peggiore che stai cercando di trarre vantaggio dalla confusione tra i due nomi".

E' l'inizio del post con il quale Michela Murgia, scrittrice e presidente di Sardegna possibile - movimento con il quale è stata candidata alle ultime regionali conquistando poco meno di 70 mila preferenze - critica pesantemente ma con toni civili la scelta dell'ex Pd Giuseppe Civati di chiamare la sua nuova creatura politica - una sorta di "Podemos" in chiave tricolore - con un nome molto simile a quello della coalizione che l'ha sostenuta alle elezioni dello scorso anno.

"Caro Pippo - conclude affettuosamente la scrittrice di Cabras - anche se ci sono tutti gli estremi legali per farne una questione di copyright, preferirei porti una domanda di buon senso a carattere squisitamente politico: sei proprio sicuro che vuoi cominciare la tua avventura in Sardegna con un nome così simile a quello della comunità politica di Sardegna Possibile? Pensi veramente che questo possa rendere il tuo progetto politico interessante e stimabile agli occhi delle decine di migliaia di sardi che a Sardegna Possibile hanno dato il loro consenso alle scorse elezioni e che ora leggono che vuoi costruire un percorso politico che fa comunicazione di sè con un nome praticamente identico?"
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