«Perdono? A me non lo ha mai chiesto nessuno; le parole del Papa non mi cambiano la vita. Tutto è già successo, io continuerò a portarmi dentro il peso di ricordi atroci. Capisco il suo desiderio di fare pulizia nella Chiesa; spero che crei un sistema di prevenzione perché certe cose non accadano più. L'unico che dovrebbe scusarsi è Marco Dessì: si penta e chieda perdono a stesso».

Parla Juan Carlos Rostan Guido, 32 anni, nato a Chinandega, Nicaragua. È una delle vittime di Marco Dessì, 67 anni, ex missionario di Villamassargia condannato a 6 anni per pedofilia nei confronti dei bimbi dell'orfanotrofio Hogar del niño (pena che sta scontando nel carcere di Iglesias). Sette anni fa, Juan Carlos si è trasferito in Italia per testimoniare nel processo. Oggi vive a Cagliari, con moglie e due bambini, ha imparato il mestiere di fornaio, è un uomo quasi sereno. La sua è stata una scelta forzata: pericoloso tornare nel paese in cui Marco Dessì era, nonostante tutto, ancora molto potente.

L'intervista completa concessa a Lucio Salis - il giornalista che ha seguito sin da principio la vicenda che ha portato alla condanna dell'ex missionario di Villamassargia - si può leggere sull'Unione Sarda in edicola. Il quotidiano dedica alla testimonianza un'intera pagina.
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