Il Banco di Sardegna si è aggiudicato la gara indetta dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei), per la gestione del Fondo dei Fondi creato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur), che ha una dotazione finanziaria di 62 milioni di euro ed è finalizzato a stimolare e promuovere investimenti nella Ricerca e nell'Innovazione.

In particolare, l'obiettivo dell'iniziativa è quello di contribuire a ridurre il divario esistente in materia di R&I tra il Sud Italia e il resto del Paese, secondo quanto stabilito dalla politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea.

Tra le regioni coinvolte, oltre alla Sardegna, l'Abruzzo, il Molise, la Campania, la Calabria, la Puglia, la Sicilia e la Basilicata.

Nello specifico, il Banco, attraverso l'Ufficio Finanza d'Impresa e Crediti Speciali, gestirà la valutazione di progetti di R&I svolti nell'Isola e nelle altre regioni del Mezzogiorno per la concessione delle risorse disponibili sotto forma di finanziamenti e investimenti in equity, ossia nella partecipazione nel capitale di rischio dell'impresa.

I beneficiari potranno essere grandi, medie e piccole aziende, centri di ricerca, università e istituti pubblici e privati.

L'ambito d'investimento riguarda dodici settori: aerospaziale, agrifood, economia del mare, chimica verde, design, creatività e Made in Italy, energia, fabbriche intelligenti, mobilità sostenibile, salute, comunità intelligenti, sicure e inclusive, tecnologie ambientali, tecnologie legate al patrimonio culturale.

"Siamo molto soddisfatti di essere i gestori del Fondo e di poter quindi partecipare alla promozione di investimenti in ricerca e innovazione che consentiranno alla Sardegna e al Sud d'Italia di ridurre il divario esistente con il resto del Paese", ha commentato il Direttore Generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese.

"Tra i settori che riguarderanno più da vicino la Sardegna - ha aggiunto - potrebbero aprirsi interessanti spazi di intervento verso l'agrifood, la salute e le tecnologie legate al patrimonio culturale e all'ambiente, senza nulla togliere agli altri settori altrettanto stimolanti".

(Unioneonline/F)
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