Secondo le nuove stime elaborate da Confcommercio, associazione di rappresentanza delle imprese, a novembre si riduce la fiducia delle famiglie e delle imprese italiane.

Questo dice l'indicatore dei consumi che il mese scorso ha segnato un calo dello 0,1% rispetto a ottobre e una diminuzione dello 0,2% su base annua confermando, in termini di media mobile a tre mesi, la tendenza al moderato rallentamento iniziata alla fine dell'estate.

Insomma - dicono da Confcommercio - sembra ritornare l'incertezza per il futuro dell'economia, come attesta "la frenata" nei consumi delle famiglie dopo 5 mesi di crescita interrotta.

"Il permanere di una situazione di debolezza della domanda delle famiglie rappresenta un elemento di criticità circa la possibilità di un'accelerazione della ripresa, in un contesto in cui, peraltro, cominciano a emergere segnali di un andamento meno brillante dell'economia", spiega il rapporto dell'associazione di piazza Belli.

IMPRESE - Anche sul versante delle imprese, se da una lato la fiducia degli imprenditori del manifatturiero è rimasta stabile, nel commercio al dettaglio è risalito il pessimismo e solo nelle costruzioni e nei servizi di mercato la fiducia ha registrato un miglioramento.

La tendenza a un graduale recupero della produzione dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi, e stando alle valutazioni di Confindustria a novembre si dovrebbe essere registrato un aumento dello 0,6%, in termini congiunturali, della produzione industriale e una crescita degli ordini dello 0,4%.

LAVORO - Segnali meno favorevoli rispetto ai mesi precedenti sono emersi anche sul versante del mercato del lavoro.

A ottobre, per il secondo mese consecutivo, il numero di persone occupate non ha mostrato variazioni di rilievo.

Il confronto su base annua segnala, comunque, un andamento positivo con un incremento, rispetto allo stesso mese del 2016, di 246mila unità. La tendenza alla stabilizzazione ha interessato anche le persone in cerca di occupazione, per le quali la riduzione su base annua è pari a 140mila unità, il cui livello continua ad attestarsi su di un valore solo di poco inferiore ai 2,9 milioni.

(Unioneonline/m.c.)
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