Una filiera del latte di capra per gonfiare il fatturato annuo e strizzare un occhio all'export grazie alla valorizzazione dei prodotti tipici della Sardegna.

Il tutto con il sostegno di una grande marchio italiano già presente nell'Isola dopo l'acquisizione dell'azienda Ferruccio Podda di Sestu e della metà del pacchetto azionario della Amalattea di Villagrande Strisaili.

L'iniziativa è della Granarolo che nel giro di tre anni vuol portare il numero delle capre sarde dalle tremila attuali alle ottomila stimate per la fine del 2018.

I due milioni di litri di latte caprino lavorati ogni anno in Sardegna sono quindi destinati almeno a raddoppiare, rafforzando una filiera capace, nelle intenzioni di Granarolo, di valorizzare i prodotti tipici regionali.

Granarolo, controllata all'80% da Granlatte e al 20% da Intesa San Paolo, esporta un quinto della sua produzione in sessanta paesi e punta ad incrementare l'export almeno sino al tetto del 35% del suo fatturato annuo, oggi valutato in oltre un miliardo di euro.
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