Una stellare notte degli Oscar.

Con tanto di nomination, etichette da poltroncina, red carpet per preziosi terroir e irraggiungibili tannini.

Momenti di gloria vera per il Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2010 che ai primi di giugno, a Roma, ha regalato alla rinomata cantina sarda l'Oscar del vino 2015 per la miglior azienda italiana.

Il diciassettesimo Premio internazionale della Cultura del Vino della Fondazione italiana sommelier è stato davvero un'impresa, anche perché il vitigno tipico del sud ovest dell'Isola ha dovuto competere con due big: un Brunello di Montalcino riserva 2008 della Biondi Santi e un Tendoni di Trebbiano 2012 delle tenute Centopassi, roba da “cinque grappoli” di Bibenda.

«È stato un momento di grande emozione - racconta il presidente Pilloni - soprattutto per i grossi nomi che erano in competizione con noi. Un riconoscimento che abbiamo molto apprezzato perché è stato dato da grandi conoscitori ed esperti dell'enologia internazionale».
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